Smart City, De Luca: “Su 86 mln Messina ha speso solo 280mila euro in progetti inutili”

Categoria: Rassegna Stampa Amministrative 2018 Commenti: Nessun commento

La nostra non è una città assolutamente Smart e non ha applicato i criteri di efficienza, efficacia, economicità, competitività e trasparenza, previsti nel Pon Metro 2014-2020.  Sugli 86 milioni di euro stanziati per Messina, oggi sono stati spesi solo 280mila euro, perdendo di fatto la quota premiale destinata alle città più virtuose in termini di spesa (5 mln di euro). Bari in confronto ha speso già circa 32 milioni di euro. Inoltre, ogni anno vengono spesi 20 milioni di euro per bollette per edifici pubblici, pubblica illuminazione e partecipate, quando si potrebbe risparmiare fino al 50% con programmi mirati di efficientamento energetico passivo e attivo. Nel Pon della città di Messina sono state previsti progetti non strettamente pertinenti con la filosofia Smart. Tra questi 1,5 milioni di euro per ‘Rom – Mempowerment’ per l’orientamento al lavoro, integrazione e auto imprenditorialità dei Rom e ben 500mila euro per ‘Carteggio in un clik’ il portale divulgativo del poeta Tommaso Cannizzaro”. A dirlo il candidato sindaco Cateno De Luca, durante una conferenza stampa nella sua sede elettorale.

“Per creare una vera Smart City sarebbe stato necessario – prosegue De Luca – implementare una rete di sensori in grado di misurare diversi parametri per una gestione efficiente dei servizi pubblici della città, con dati forniti in modalità wireless e in tempo reale ai cittadini o alle autorità comunali. Si deve operare attraverso una smart grid: una infrastruttura software in grado di raccogliere, elaborare e gestire tutti i dati provenienti dalle reti interconnesse di gestione di servizi pubblici essenziali. Questo consentirà un abbattimento dei costi e un miglioramento della gestione. Si potevano realizzare progetti per la collocazione di una serie di sensori per un gestione di servizi pubblici essenziali (lettura contatori gas, lettura contatori luce, segnalazione guasti in tempo reale). Si doveva prevedere anche la mappatura complessiva di tutte le reti tecnologiche, per la quale si è stimata una spesa pari a circa 2 milioni di euro”.

“I progetti inclusi nell’Asse Agenda Digitale Metropolitana dall’Amministrazione Comunale prevedono invece esclusivamente piattaforme digitali per una complessiva standardizzazione e riorganizzazione dei servizi di back e front office dell’Amministrazione e delle strutture organizzative comunali, per un importo totale di 13, 35 mln di euro”.

A dirlo Carlotta Previti – assessore designato al Piano strategico – Smart City – risorse idriche ed energetiche – individuazione e programmazione fondi extra comunali – pari opportunità”. “A Reggio Calabria – prosegue Previti – invece è stata già prevista nel Pon Metro un’infrastruttura tecnologica di base con la rete di sensori presenti sul territorio che farà confluire le informazioni trasmesse in un’unica infrastruttura software in grado di raccogliere ed elaborare tutti i dati provenienti dalle reti interconnesse di elettricità acqua e gas”.

“Risulta sempre più importante avere una visione complessiva del territorio nella sua più ampia accezione. In merito alla Smart City bisogna investire oltre che nell’immateriale, nella cosiddetta componente hardware come la realizzazione di cunicoli tecnologici che raggruppano al loro interno tutte le reti che infrastrutturano la città”.

Lo ha detto Salvatore Mondello – assessore designato Infrastrutture e Lavori Pubblici – edilizia pubblica e privata – mobilità urbana ed extraurbana – pianificazione urbana e programmi complessi – risanamento e rivitalizzazione urbana – beni culturali ed ambientali.

 tratto da eco del sud

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